“Postate con la testa e fatevi consigliare da genitori, insegnanti e forze dell’ordine”

 

inc_polizia_postale1Chatillon – Incontro con la polizia postale per i ragazzi dell’IPIA Don Bosco Chatillon cha giovedì 4 dicembre presso il salone della biblioteca di Chatillon hanno assistito ad una lezione sui pericoli informatici della rete e su come cercare di difendersi dai reati maggiormente diffusi.

 

 

 

L’incontro è stato fortemente voluto dal preside dell’ Istituto professionale Don Fabrizio Gallarato: “ Ci è sembrata importante una lezione di questo tipo perché sempre più i nostri ragazzi sono connessi in rete in una realtà chiamata virtuale; ma che è parte integrante della loro vita. Noi come scuola volevamo farli riflettere e grazie a questa collaborazione con la polizia postale ci siamo riusciti.”

 

A salire in cattedra per oltre due ore gli agenti della polizia postale di Aosta che con un linguaggio semplice e comprensivo hanno parlato di truffe on-line, furti di identità, dei reati che possono essere commessi dai giovani con i telefonini , del rischio di detenzione di materiale pedo-pornografico. Durante la mattinata si sono trattati molti argomenti: dai video fatti con i cellulari e pubblicati in rete, a come comportarsi quando si trova per strada uno smartphone o un computer  “per non cadere nel reato di appropriazione indebita o peggio ancora della ricettazione reato sanzionato in maniera più grave del furto” fino alle truffe internazionali legate alle pseudo vincite miliardarie.

 

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Molto utili e apprezzate anche alcune regole basilari per navigare su internet: “bisogna proteggere il computer con un antivirus e aggiornare mensilmente il sistema operativo, avere un firewall e un antispam, oltre ad avere delle password forti che contengano numeri, lettere e caratteri speciali”. Infine si è parlato del diritto di autore, tema quanto mai attuale e molto sentito dai giovani.

 

Quando avete dubbi informatevi – questo il messaggio conclusivo lanciato dalle forze dell’ordine - usate la testa perché potreste commettere reato. Se vi trovate di fronte a dei problemi chiedete in primo luogo ai genitori: se non sono in grado di rispondervi perché non conosco la materia: ci sono i vostri insegnanti e le forze dell’ordine; ma fatevi aiutare e postate sempre con la testa”. 

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